SICILIATEATRO


Sabato 22 Novembre 1997

Prima di grande impatto emotivo alla stagione di Trento con i "Sei personaggi"

Creature dell'illusione

Successo del Pirandello di Patroni Griffi

di Antonia Dalpiaz

TRENTO - La scena è nera, cupa, simbolicamente a lutto per quei sei personaggi "morti" nel testo dell'autore ed eternamente alla ricerca di una forma per raccontare il dramma di una vita. Così si presentava giovedì sera il palcoscenico dell'Auditorium di Trento per la prima de "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello con la compagnia SiciliaTeatro.
Essenzialità di immagine per permettere alla parola di fluire nella sua incredibile ricchezza di significati. Teatro e vita, illusione e realtà, rappresentazione e testo. Pirandello ha riversato in quest'opera i pensieri di un drammaturgo perfettamente cosciente di cosa significhi per un "personaggio" salire sul palcoscenico "luogo dove si gioca a far sul serio" e pretendere di venire ascoltato, capito ed accettato nella sua dignità di esistere.
Giuseppe Patroni Griffi ha raccolto con indubbia sensibilità il messaggio delle creature pirandelliane, permettendo loro di esplodere nella loro rabbia e nel loro dolore attraverso la voce di una compagnia che si è rivelata composita e ben calibrata nel suo insieme. Una lettura del testo quella di Patroni Griffi che lascia spazio alla modernità, soprattutto nella parte iniziale: la scena teatrale diventa gustoso campo di "sperimentazione" per un gruppo di attori diretti da un capocomico nevrotico.
Ironia e sarcasmo sono gli ingredienti con i quali la regia mette in luce la banalità di un certo schematismo teatrale che non tiene invece conto del rapporto illusione/realtà in un mondo comunque di finzione. Ed i sei personaggi, così veri e così ricchi di umanità si raffrontano con questo mondo mettendolo in ridicolo. L'attore non è più credibile e non riesce a sostenere il "gioco delle parti". Significativamente calata nel suo ruolo di "padre" Sebastiano Lo Monaco, che con una recitazione asciutta ma dolorosa ed incisiva racconta il dramma della sua famiglia. Sensuale e ricca di pathos Mariangela D'Abbraccio, una figliastra molto convincente, capace di passare con ricchezza di sfumature dall'odio alla tenerezza. Complesso e ben tracciato il personaggio del capocomico da parte di Kaspar Capparoni che agisce con naturalezza dalla platea.
Una serata che ha lasciato un segno e lo conferma il commento di uno spettatore a fine recita: "è la prima volta che incontro veramente Pirandello".

L'INTERVISTA

TRENTO - Sebastiano Lo Monaco assomiglia fisicamente a Pirandello, ma lui, conscio del fatto si schermisce e ne spiega le motivazioni.

Quale è il suo rapporto con Pirandello?
"Dovrei forse dire quale è il rapporto che Pirandello ha con me, perchè mi sembra che lui non mi voglia più abbandonare. E' quasi una disgrazia recitare solo Pirandello da più di dieci anni. Ciascun lavoro replicato duecentocinquanta volte e si prevede che anche "Sei personaggi" avrà lo stesso numero di rappresentazioni".

Quale è l'attualità del testo?
"L'attualità si riconosce dal rapporto che i giovani hanno con questo lavoro, perchè rimangono stupiti dalla modernità di questa scrittura, delle problematiche teatrali ed umane che emergono".

Quali sono le sue emozioni rispetto ad una "prima"?
"Ho lavorato sei anni con la signora Paola Borboni: lei era solita dirmi: "Io ho 94 anni eppure non sono ancora riuscita ad acquistare la sicurezza della "prima recita". Io sono perfettamente d'accordo e ad ogni "prima" fuggirei dal palcoscenico.

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